Illustrazione realizzata da Fatomale
Dalla mia finestra
quando mi svegliavo presto per andare a lavoro,
mi vedo correre per arrivare in tempo.
Dalla mia finestra vedo la mia città muoversi veloce,
vedo noi due che cerchiamo di sintonizzarci con il suo ritmo.
Dalla mia finestra vedo i miei amici ridere all’aperto,
nella terrazza della nostra brasserie preferita.
Dalla mia finestra vedo la tavola apparecchiata con cura da miei genitori,
dalla mia finestra vedo che ognuno di noi è seduto al suo posto.
Dalla mia finestra vedo che mi scorre sulla guancia una lacrima,
anzi no,
quella la sento qua,
dentro di me.
Racconto di Benedetta
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Micrologo
Tutte le mattine mi siedo al mio tavolo di lavoro, lo studio si trova all’ultimo piano e dalle alte finestre, oltre al cielo e alla chioma degli alberi, si vede un elegante edificio arricchito da un bugnato liscio che confina con un’anonima facciata cieca.
Il colore del vento
Tutte le mattine mi siedo al mio tavolo di lavoro, lo studio si trova all’ultimo piano e dalle alte finestre, oltre al cielo e alla chioma degli alberi, si vede un elegante edificio arricchito da un bugnato liscio che confina con un’anonima facciata cieca.
Caos familiare
Me ne sto seduto, i rimbombi delle pentole sbattute alle finestre, gli “Azzurro”
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