Rovesciata
Mi sono sentita dire un miliardo di volte “devi stare bene con te stessa, per stare bene con gli altri”. Ho una casa mia, un lavoro, la mia indipendenza. Ho un mio mondo interiore che esprimo scrivendo poesie. Eppure è come se non riuscissi mai a stare bene da sola. Ogni solitudine è un’attesa, una ricerca di qualcosa che la riempia, almeno fino ad ora. In questo momento così particolare, mi trovo obbligata a stare sola con me stessa e scopro che non è poi così terribile.
Dalla mia finestra scorgo una pianta rovesciata sul balcone dei vicini. Nessuno la raccoglie perché loro se ne sono andati. La pianta resiste anche se rovesciata e così mi sembra la mia vita adesso: rovesciata ma ancora ben radicata a robuste radici. Ma soprattutto mi sento una radice robusta a cui possono appoggiarsi gli altri: la mia famiglia, i miei amici, le persone che sono entrate nella mia vita durante i miei viaggi e le mie esperienze.
Racconto scritto da Anna Do Amaral
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