Illustrazione realizzata da Francesca Lazzaroni
Un tempo per me
In realtà a me questa quarantena non dispiace. Prima che si scatenino le polemiche: preferivo la mia vita di prima, e non vedo l’ora che tutto questo termini, ma ho deciso, per quanto possibile, di trarre il meglio da questo periodo. Che, in parole povere, tradurrei con: riposarmi. Mi mancano le mie amiche, la mia famiglia e il mio lavoro, certo, ma sto usando queste settimane per riflettere un po’. Mi sono resa conto di non aver mai avuto occasione di godere un po’ di tutto quello che avevo guadagnato dopo la laurea: l’indipendenza economica, la casa tutta mia, la libertà di essere adulta… non ho mai dedicato troppe attenzioni nemmeno al mio gatto. Questo periodo mi sta servendo per riprendere un po’ il filo di tutta la mia vita e per “capirmi” un po’ meglio. A tale proposito, ad esempio, ho ripreso a seguire un corso online di meditazione che avevo abbandonato qualche tempo fa non avendo tempo da dedicargli.
Mi sono resa conto di essermi un po’ “persa” dietro mille impegni, mille appuntamenti, mille discorsi. Ora invece, che sono sola e lontana dalle persone a cui voglio bene, riesco a rendermi davvero conto di quello che è fondamentale. Chi –e cosa- mi manca e chi no. Quello che ho voglia di tornare a fare e quello che invece sono contenta di non dover riprendere.
E poi, se devo essere sincera, uno dei vantaggi di questo periodo è il tempo: chissà quanti altri, come me, prima non ne avevano mai abbastanza, cercavano mille modi per risparmiarne sempre di più e lasciavano che le proprie giornate fossero regolate dall’orologio. Adesso il tempo non è più mio nemico, ma un alleato prezioso da sfruttare al massimo senza però venire soverchiata. Mi manca, come a tutti, la normalità, ma ho intenzione di tornare a viverla meglio di prima, dopo aver sfruttato al meglio questo periodo: forse potrebbe diventare un tempo per me, e non per la frenesia che era solita dominare le mie giornate.
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